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Severance Scissione: Recensione Serie TV



Severance (Scissione)

di Ben Stiller

La serie TV "Scissione" (Severance in originale) è diretta e prodotta da Ben Stiller ed è stata questa la scintilla che mi ha convinto a provare a guardarla, avevo già molto apprezzato la regia di Stiller ne I sogni segreti di Walter Mitty e non avendomi deluso affatto, ed avendo dalla locandina percepito l'alone di mistero e fantascienza, mi ci si sono fiondato; e meno male! proprio ciò è la serie, un thriller fantascientifico che esplora i temi della vita lavorativa, della memoria, della realtà e della coscienza. 


Trama e mini spoiler
La serie segue la vita di Mark (interpretato da Adam Scott - un misto di Tom Cruise dopo che gli è passato sopra uno schiacciasassi e Angelo Duro) e dei suoi colleghi che lavorano nel piano sotterraneo della Lumon, un'azienda che utilizza una tecnologia di "scissione" per separare la vita lavorativa da quella personale dei suoi dipendenti a detta loro per preservarne i segreti industriali. Dunque la vita lavorativa è completamente assente da quella personale, i dipendenti lasciano l'azienda a fine turno senza alcun ricordo di quanto accaduto al lavoro e viceversa. Questo crea una serie di situazioni psicologicamente strane e inquietanti con cui il pubblico facilmente empatizza. 

Cast
Oltre alla presenza nel cast di Adam Scott ci troviamo Patricia Arquette, John Turturro e Christopher Walken attori di un certo peso che alzano di parecchio il livello della serie (provare per credere). Tutti colleghi di Mark (Adam) a parte Patricia che ne è il supervisore. 
Neanche a dirlo, le performance sono stupende. 

Conclusioni
La serie merita per la sua trama originale, (forse piccole somiglianze con opere di autori come Philip K. Dick e George Orwell) ed un elogio va alla sua capacità di creare un senso di oppressione, straniamento e complessità delle tematiche affrontate miste a tensione e suspense. Il livello di coinvolgimento del pubblico è altissimo! sfido chiunque a guardare la prima puntata ed a non proseguire la visione di quelle successive. 
Per gli amanti delle serie che hanno una veloce risoluzione forse (e scrivo forse) non è adatta; attualmente siamo alla seconda stagione e di carne al fuoco ce n'è parecchia, speriamo solo che il successo della serie non prolunghi eccessivamente la trama diluendo così anche la passione e l'interesse che suscita e che ne stimola il proseguimento della visione. 


Trailer 




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