La Coscienza Del Rospo
Di Ilaria Riboldi
Premetto che non amo particolarmente i libri gialli scritti in prima persona dal punto di vista di chi indaga, perché trovo che in genere i protagonisti abbiano la tendenza, a seconda del tipo di personaggio rappresentato, a crogiolarsi eccessivamente nei propri problemi esistenziali, oppure a sottolineare in modo un po’ ridondante quanto siano eccentrici e poco tipici come detective, causandomi un’antipatia immediata che mi rende faticoso proseguire la lettura.
Per carità, opinione personalissima, comunque, per mia fortuna, non è questo il caso: la sintonia con l’io narrante, ovvero lo scrittore italiano trapiantato nel Maine, i cui primi due libri sono stati best-seller, ma che ha perso da tempo la scintilla creativa e torna al paese natio per indagare sulla morte di sua sorella, scatta quasi subito e cresce man mano che il racconto si dipana, complici una misurata introspezione ed una visione del mondo a tratti cinica e rassegnata, entrambe alleggerite da una giusta dose di sarcasmo.
Insomma, alla fine Andrea De Carli mi è risultato un personaggio simpatico anche quando, nello sviluppo del suo monologo interiore, ci porta a scalfire la versione “ufficiale” di alcuni avvenimenti del passato, da lui stesso raccontata all’inizio e per buona parte del romanzo, per presentarceli sotto una nuova luce, con catartica onestà, ben consapevole del suo comportamento non proprio edificante.
La trama investigativa di per sé è piuttosto semplice, ma l’autrice è molto abile a inserire diverse piste di indagine e a creare una rosa di personaggi ben tratteggiati che si muovono attorno al protagonista, fornendo loro, quando vengono passati in rassegna come possibili indiziati, dei trascorsi e delle motivazioni credibili, tanto che, pur essendosi magari fatti un’idea sull’identità del colpevole, si rimane comunque nel dubbio fino alle ultime pagine.
Ho trovato inoltre molto piacevole lo stile di scrittura, ricca di particolari nelle descrizioni ma senza che queste risultino pesanti o fini a sé stesse, con il risultato che l’immersione nelle ambientazioni del romanzo è viva e realistica.
E visto che non c’è niente di più riposante che farsi catturare da un bel libro giallo sotto l’ombrellone, io ve lo consiglio per le vostre vacanze: non rimarrete delusi.
Romanzo edito da Golem Edizioni
È una psichiatra. Ha un dottorato in Neuroscienze conseguito tra l’Italia e il Regno Unito e una delle sue specializzazioni è la psicopatologia forense. Vive nella provincia brianzola, verso cui nutre sentimenti contrastanti, come il protagonista de La coscienza del rospo. Ama viaggiare, i film, la musica e ancora di più i romanzi. Finora ha pubblicato diversi lavori sulla salute mentale.
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