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Hellboy: The Crooked Man: Recensione





Hellboy: The Crooked Man
Regia: Brian Taylor


"Hellboy: The Crooked Man" è un film del 2014 horror-fantasy diretto da Brian Taylor, basato sull'omonima storia a fumetti di Mike Mignola. La pellicola vede Hellboy interpretato da Jack Kesy (anzichè Ron Perlman o David Harbour) un'agente del B.P.R.D. (Bureau of Paranormal Research and Defense) alle prime armi mentre indaga su avvenimenti misteriosi avvenuti nelle oscrure foreste dei monti Appalachi nel 1959.

Trama
Corre l'anno 1959 e Hellboy e Bobbie Jo Song entrambi agenti del BPR D hanno il compito di trasportare in treno un pericoloso aracnide al loro quartier generale, ma quando attraversano la catena montuosa degli Appalachi, il ragno si ingrandisce improvvisamente fino a raggiungere proporzioni mostruose. Mentre Hellboy cerca di contenerlo il vagone si ribalta costringendo i nostri eroi a rimanere dispersi e bloccati in quelle misteriose foreste. Vagando incontrano Tom Ferrell, un abitante del posto recentemente tornato dalla guerra...
Quest'ultimo avrà di che raccontare ad i 2 agenti su quanto accaduto in passato a lui e alla gente del luogo.


Ambientazione ed interpretazione
A quanto pare questo nuovo reebot ha dalla sua parte l'estrema fedeltà al fumetto! le vicende narrate riprendono la storia originale con un'atmosfera cupa e classica da film horror ben costruita nonostante il budget ridotto; location ben scelte e fotografia contibuiscono a fornire allo spettatore una suggestiva inquietudine durante la visione. Forse qualche leggera critica si può muovere verso una CGI che in qualche momento lascia a desiderare, ma ciò non danneggia più di tanto il prodotto finale. 
L'interpretazione di Jack Kesy raggiunge i livelli dei suoi predecessori con una performance convincente nei panni del diavolone rosso e scornato, riuscendo a catturare lo spirito del personaggio.
Ahimè il villain di turno non trasmette al massimo la sua funzione e cattiveria e di questo la pellicola ne risente parecchio.


Conclusioni.
In generale "Hellboy: The Crooked Man" è un film piacevole che funziona bene, non è certo paragonabile alle altre pellicole che lo hanno preceduto, permane in quest'opera una sensazione di star vivendo un episodio secondario e non la storia vera e propria, come se ciò che si vede fosse il contorno di qualcosa che non c'è o di una storia più grande, in altre parole manca di profondità. Non ho letto il fumetto ma sono sicuro che il film non riesce a trasmettere pienamente la complessità e l'interiorità ne della storia, ne del personaggio di Hellboy. 
Per carità, Hellboy è sempre lo stesso personaggio, cupo, sempre incazzato e con un umorismo più nero di un buco nero e per questo lo si adora, ma questo reebot rappresenta un'opportunità sprecata del regista e di tutto il cast. 
Attenzione ciurma,  non si pensi che non sia degno delle nostre attenzioni! 
Il film è comunque godibilissimo nella sua sufficienza, intrattiene lo spettatore con azione, horror e suspense, semplicemente non riesce a raggiungere il livello dei precedenti. 
Speriamo recuperino con uno successivo.

Voto 6 su 10







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